Manca meno di una settimana allo start dell'EPM Mystery Bounty, torneo che si terrà a Rozvadov dal 3 all'8 aprile prossimi (CLICCA QUI per sapere tutto sull'evento), e sono in tanti a voler fare un salto in terra Ceca per scoprire questo nuovo e accattivante formato.
Tra questi c'è anche Andrea Iocco, che abbiamo incrociato all'ultimo Skill Poker Master e che, dalla prossima settimana, ci raggiungerà al King's Resort:
"Cosa mi spinge a fare tappa a Rozvadov per l'EPM Mistery Bounty? La curiosità - confessa Andrea Iocco - perché non è esattamente il format che prediligo, sono più per i tornei senza bounty, ma sono stato invitato da un amico e tutto sommato è qualcosa di nuovo, perché non provarci!
"L'idea iniziale era quella di andare a fare un po' di cash-game, è una variante che ho cominciato a studiare subito dopo il Covid. Buttarmi su una nuova disciplina ha dato linfa alla mia motivazione, anche perché ho sempre giocato tornei e alla lunga c'è bisogno di nuovi stimoli.
Credo anche di esser mgliorato tecnicamente e Rozvadov è sicuramente un'ottima occasione per fare sia un po' di cash che provare i Mystery Bounty dal vivo. Online ne ho giocati alcuni ma, la verità, non vado fortissimo e probabilmente non avrò tanta edge. In fondo però si tratta di un torneo qualsiasi fino all'introduzione delle taglie, perciò proverò a dare il meglio fino a quella fase e poi si vedrà."
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Vita da grinder
"Attualmente vivo in Croazia, gioco principalmente cash-game online e tornei quando ci sono gli eventi di cartello su diverse room 'dot com'. Sto giocando sempre più spesso live e infatti nei prossimi due mesi ci sono diversi eventi in programma: dall'EPM Mystery Bounty alle ISOP, passando per il Tana e, ovviamente l'Ipo Sanremo.
Cosa preferisco tra online e live? I risultati migliori sono arrivati live, ho sempre visto l'online come una palestra. Probabilmente ognuno di noi è più predisposto per qualcosa e per quanto mi riguarda preferisco il live, anche se online sto migliorando molto. Studio sui solver e mi confronto costantemente con diversi miei amici, top regular specializzati nel cash-game."
The bottom line
Quante volte avrete sentito dire la frase "il poker è un gioco in continua evoluzione" e affini. Non è certo un esercizio di retorica, perché i cambiamenti ci sono eccome e si ripercuotono, inevitabilmente, su tutto il field, dai top regular agli amatori. Ecco cosa ne pensa Andrea a riguardo:
"Da una parte credo il field sia migliorato, specialmente dopo il Covid. È come se ci fosse stata una scrematura, una selezione naturale diciamo così. Sono rimasti soltanto gli occasionali che tengono botta al tavolo nonostante le lacune tecniche, ma in generale ho visto un bel ricambio generazionale.
Proprio l'altro giorno, parlando con un amico, abbiano notato che allo Skill Poker Master erano presenti diversi giocatori provenienti dall'online. Paradossalmente non sono loro a incutermi più timore al tavolo, perché un giocatore che passa dall'online al live senza esperienza non rende al meglio come quando sta di fronte al computer. Avrei più paura di un reg medio live perché sa stare al tavolo e da meno tell rispetto a un novizio del poker dal vivo."
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Podcast che passione!
Oltre al poker giocato, negli ultimi tempi Andrea Iocco si è dedicato anche alle interviste ad alcuni tra i personaggi più noti della scena pokeristica nazionale attraverso il suo canale YouTube:
""Sono un grande appassionato di podcast, non so quanti ne avrò divorati... Dalla storia alla cronaca, dalla politica allo sport, ma soprattutto poker. Uno di quelli a cui mi ispiro è Joe Ingram, ho visto quasi tutti i suoi podcast ed è grazie a lui che mi è venuta l'idea di aprire un canale su Youtube.
Per me è una passione, ho cominciato per gioco e non lo faccio per apparire quanto piuttosto per ridare indietro qualcosa che, a mio tempo, ho ricevuto dagli altri. Intendo far appassionare gli ascoltatori al gioco e ai suoi personaggi, è questo il mio obiettivo. Motivo per cui, e ci tengo a sottolinearlo, non compro iscritti come fanno tanti altri, specie all'inizio.
Mi piace fare le cose in maniera naturale e se un giorno il seguito aumenterà ne sarò ben felice, ma non mi faccio chissà quali aspettative. Provo a intervistare profili interessanti e il riscontro è buono, alla gente piace. Alcuni mi riconoscono al tavolo e mi danno del supporto morale per continuare.
In passato streamavo su Twich e il mio canale è ancora attivo ma ho preferito non continuare perché Twich richiede tanta costanza, è come un lavoro. E in un certo senso il fattore passione cominciava a venire meno perché lì devi martellare per avere un buon seguito."
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